Quest’anno
l’estate ha tardato ad arrivare. Si è fatta attendere parecchio. Ma, ora che è
esplosa, siamo tutti contenti perché finalmente il mare possiamo godercelo.
All’inizio di giugno eravamo venuti al mare
impazienti di vederlo, di assaporarlo. La nostra prima “discesa in campo”. Ma
era solo piacevole stare in spiaggia in quanto, tra nuvole che andavano e
venivano, venticello di brezza e temperatura non proprio da mare, io non avevo
ancora avuto il coraggio di restare in costume. I bimbi, invece, dalla gioia di
poter correre, giocare, stare insieme ai
L’acqua
del mare era ancora cristallina ed invitante. Quel luccichio tenue dell’acqua
tra le onde è una delle immagini del mare che più mi piace. I colori del mare
poi in certe giornate sono irresistibili ed inimitabili. Quel turchese che si
confonde con il blu e il verde mi incantano.
Il
lido ancora semi deserto ci aveva permesso di muoverci in piena libertà.
Avevamo scavato tante buche, preso tanti secchielli d’acqua dal mare e svuotati
senza un preciso motivo nelle buche.
Avevamo provato a costruire dei castelli
di sabbia insieme ai bimbi. Ma la loro gioia, soprattutto di Francesco era
distruggerli come potevano, acqua, mani, piedi. Per loro sono scoperte ed
esperienze anche queste. Come vedere che scavando, scavando nella sabbia ad un
certo punto si trova l’acqua!
Oggi,
invece, che il caldo è insopportabile anche qui al mare, la sabbia brucia sotto
i piedi e le spiagge sono super affollate, i sogni d’estate sono svaniti. Ma la
gioia di poter stare qui a mare è tanta e l’estate è appena cominciata anche se
un primo vero bagno devo ancora farmelo. Francesco, intanto, ha preso coraggio
venendo con il salvagente dove lui non tocca, ma sempre con la manina. E
pensare che fino a qualche mese fa quelle poche volte che era venuto in piscina
con noi si attaccava al mio collo come una cozza e tremava come una foglia.
Sono piccole conquiste per lui molto importanti.
Spero di fissare nella mia
memoria tutti questi momenti di crescita, progressi, paure che svaniranno,
incertezze che faranno posto alla spavalderia adolescenziale e che, purtroppo o
per fortuna non ritorneranno più.
Ma
tornando alla nostra prima giornata di mare almeno questa l’ho fissata nella
memoria di una cloud informatica oltre che nel cuore.
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