sabato 13 luglio 2013

IL PRIMO GIORNO DI MARE




Quest’anno l’estate ha tardato ad arrivare. Si è fatta attendere parecchio. Ma, ora che è esplosa, siamo tutti contenti perché finalmente il mare possiamo godercelo.
 All’inizio di giugno eravamo venuti al mare impazienti di vederlo, di assaporarlo. La nostra prima “discesa in campo”. Ma era solo piacevole stare in spiaggia in quanto, tra nuvole che andavano e venivano, venticello di brezza e temperatura non proprio da mare, io non avevo ancora avuto il coraggio di restare in costume. I bimbi, invece, dalla gioia di poter correre, giocare, stare insieme ai
cuginetti, dopo mesi di reclusione, freddo e pioggia milanesi, incuranti della temperatura polare dell’acqua (circa -15° credo), sono riusciti anche a bagnarsi fino ai capelli.

L’acqua del mare era ancora cristallina ed invitante. Quel luccichio tenue dell’acqua tra le onde è una delle immagini del mare che più mi piace. I colori del mare poi in certe giornate sono irresistibili ed inimitabili. Quel turchese che si confonde con il blu e il verde mi incantano.








Il lido ancora semi deserto ci aveva permesso di muoverci in piena libertà. Avevamo scavato tante buche, preso tanti secchielli d’acqua dal mare e svuotati senza un preciso motivo nelle buche. 










Avevamo provato a costruire dei castelli di sabbia insieme ai bimbi. Ma la loro gioia, soprattutto di Francesco era distruggerli come potevano, acqua, mani, piedi. Per loro sono scoperte ed esperienze anche queste. Come vedere che scavando, scavando nella sabbia ad un certo punto si trova l’acqua! 








Oggi, invece, che il caldo è insopportabile anche qui al mare, la sabbia brucia sotto i piedi e le spiagge sono super affollate, i sogni d’estate sono svaniti. Ma la gioia di poter stare qui a mare è tanta e l’estate è appena cominciata anche se un primo vero bagno devo ancora farmelo. Francesco, intanto, ha preso coraggio venendo con il salvagente dove lui non tocca, ma sempre con la manina. E pensare che fino a qualche mese fa quelle poche volte che era venuto in piscina con noi si attaccava al mio collo come una cozza e tremava come una foglia. Sono piccole conquiste per lui molto importanti. 



Spero di fissare nella mia memoria tutti questi momenti di crescita, progressi, paure che svaniranno, incertezze che faranno posto alla spavalderia adolescenziale e che, purtroppo o per fortuna non ritorneranno più.
Ma tornando alla nostra prima giornata di mare almeno questa l’ho fissata nella memoria di una cloud informatica oltre che nel cuore.
   

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