sabato 17 marzo 2012

CALCOLA LA DATA DEL PARTO

Calcola la data presunta del parto inserendo la data del primo giorno delle tue ultime mestruazioni qui sotto




Quando si sa di aspettare un bambino, nel 90% dei casi dopo aver visto le famose striscette rosa del test di gravidanza, il primo pensiero va al parto. Quando nascerà? Il conto è presto fatto sulla punta delle dita per un grossolano calcolo dei mesi. Ma le cose cominciano a complicarsi quando il ginecologo alla prima visita ti chiede "a che settimana è?". Non parliamo poi di quando amici, parenti e conoscenti cominciano a chiederti a che mese sei? Quando devi partorire? Io mi ricordo solo che perdevo spesso il conto e per dare comunque una risposta capitava che improvvisassi facendo a volte anche delle gaffes, se non avevo con me la mia agenda della gravidanza. Questo prezioso omaggio della Prenatal che consiglio vivamente di procurarsi. Nella prima pagina c'era un calendario ostetrico molto pratico che riporto qui sotto per un veloce calcolo della DPP (data presunta del parto).

La data di inzio dell'ultima mestruazione è indicata dai giorni dei mesi in nero. Mentre il corrispondente numero verde che è riportato sotto indica la DPP.
Es. se la data dell'ultima mestruazione è il 4 ottobre la DPP sarà l'11 luglio.

Per essere corretti il conto si porta in settimane più i giorni, come fa il ginecologo.
Es.4+2 significa che siete alla quarta settimana di gravidanza più due giorni

Tanti in bocca al lupo allora per chi aspetta e seguitemi sul blog per altre informazioni sulla gravidanza che nei prossimi giorni posterò.
Vi anticipo solo che la strada è lunga e a volte non senza difficoltà. Ma il risultato vi assicuro è sorprendente e più che gratificante. Il resto non ve lo anticipo. Quello è un capitolo a parte.......

































































































































































































































































































































































































martedì 13 marzo 2012

CORNETTI CON LA NUTELLA A COLAZIONE


Immaginate, una tiepida e soleggiata mattina di primavera. E' domenica. E c'è una terrazza porticata con una splendida vista sul mare, con un tavolo imbandito con una ricca colazione: latte, cereali, spremuta, biscotti, miele, fette biscottate. Intorno al tavolo si siedono il papà e due bimbotti di quattro e due anni. Poi arriva la mamma con un piatto di cornetti con la Nutella appena sfornati. Tutti esultano, mangiano e bevono allegramente chiacchierando e raccontandosi cose tra un sorriso ed una carezza.


CHE BEL QUADRETTO!!!!
Penserete voi, ma cos'è una nuova pubblicità del Mulino Bianco? Quasi. E' la colazione che spero un giorno di poter fare con la mia famiglia in tutta tranquillità. Cominciare la giornata in questo modo credo contribuisca non poco a farla scorrere più piacevolmente e a farla concludere in modo più sereno.

Purtroppo le cose raramente vanno in questo modo. In genere, ci si alza alla 6 del mattino, anche se è domenica, o per preparare un biberon o per far fare un bisogno urgente in bagno. Poi, logicamente si va nel lettone. E così si svegliano tutti. Si tira fino alle 7 quando ci si alza di nuovo per disperazione e si va in cucina tra uno sbadiglio e una tirata di capelli per contendersi un giocattolo che fino alla sera prima nessuno voleva. Alla fine si fa colazione uno alla volta e anche l'ultimo rimasto nel letto, che fortunato è riuscito a dormire qualche minuto in più, è costretto ad alzarsi.  Tra urla e capricci riusciamo anche a vestirci per arrivare alle 10 già mezzi cotti.....

L'unica cosa che per ora riesco a fare per una colazione più dolce sono i cornetti ripieni di Nutella. In 10/15 minuti sono pronti per essere gustati anche in un sol boccone..... Niente di più semplice.
Basta una confezione di pasta sfoglia di quelle già pronte. Un bicchiere di Nutella e un forno già caldo a 200°, statico.


  • Srotolate la sfoglia sulla sua stessa carta e tagliatela in12 spicchi uguali. 
  • Con un cucchiaino mettete un po' di Nutella sui bordi esterni dei 12 spicchi. 
  • Poi uno alla volta li arrotolate su se stessi dall'eterno verso l'interno dandogli la forma del cornetto e sigillando i bordi per non far fuoriuscire la Nutella. Volendo si possono farcire anche marmellata o miele. Oppure nella versione salata con ciò che più preferite. 
  • Una volta formati i 12 cornetti infornateli lasciandoli sempre sulla carta forno, ma disposti in modo che la cottura sia uniforme.
  • In 10m o finché non si dorano son pronti e croccanti. Date sempre un occhio al forno per non farli bruciare. Dipende dal forno

Non sono riuscita a trovare in rete la ricetta originale di cotto e mangiato della Parodi, ma dato che il procedimento è lo stesso vi propongo di guardare qui come si fanno sia dolci che salati. 

.....e allora BUONA COLAZIONE A TUTTI!!!!!

giovedì 8 marzo 2012

8 MARZO........ AUGURI A TUTTE LE DONNE

Anche quest'anno la Festa della Donna è arrivata e siamo tutti contenti e felici. TANTI AUGURI DONNA. Questa nella foto è una mimosa simbolica di cui omaggio tutte le donne che oggi visiteranno il blog.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), invece, vuole festeggiare la donna in modo più pratico e forse intelligente consentendo l'ingresso gratuito a tutte le donne all'interno dei musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali tutt'oggi 8 marzo. Peccato sia solo per un giorno!!!!

Forse c'è da sapere che oggi in Italia dobbiamo questa festa all'Unione Donne in Italia (UDI) così come compare in Wikipedia:

 

              "Nel settembre del 1944 si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e di Teresa Mattei.
Nei primi anni Cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le parlamentari Pina Palumbo, Luisa Balboni e Giuliana Nenni presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.
Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica...."

Non sono una grande femminista, né una sostenitrice accanita di questa festa, ma c'è e sono contenta di ricordarla solo se la si celebra in quanto dimostrazione del sacrificio e degli importanti progressi fatti da tante donne che ci hanno preceduto e di altre che ancora oggi lottano nel mondo per i diritti che spettano a tutte noi e di cui in maggioranza oggi noi ne godiamo. Uno fra tutti il diritto al voto per poter dire anche la nostra.
Bando al consumismo e al generalismo gratuito.
Io da quando ho visto nel giardino di mia suocera la pianta di mimose che piccola piccola cresceva e cresce ogni anno di più regalandoci questo fiore che "vive" nella nostra vita solo questa giornata, ho imparato a rivalutarlo e a vederlo come un fiore tra i tanti suoi pari più famosi. E' profumato, dura a lungo, ha un bellissmo colore, è morbido e si può seccare facilmente.

VIVA ANCHE LA MIMOSA! Rivalutiamolo come fiore. Regaliamolo ad una donna anche negli altri giorni.  

E allora BUONA FESTA DELLA DONNA
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