mercoledì 28 novembre 2012

POCHE MA SEMPLICI REGOLE

In un precedente post (vedi qui) avevo scritto dell'importanza di dare poche e semplici regole da far rispettare a tutta la famiglia. L'esempio deve venire dall'alto. Quando ho scritto il post non avevo avuto modo di scattare le foto delle regole che avevamo attaccato noi.
Eccole. Non sono granché, ma possono rendere l'idea e dare il la alla vostra fantasia più sviluppata della mia.






IN CUCINA
 



IN BAGNO
 


IN SALA
 

martedì 27 novembre 2012

IL CLASSICO GIOCO DEL TRIS PER BAMBINI

Chi non ha mai giocato a tris? Sui banchi di scuola, su un tovagliolo di carta in pizzeria, al computer e chi più ne ha più ne metta..... Mia figlia ha da poco scoperto questo gioco meraviglioso in cui per "magica bravura" vince quasi sempre. Una sera mettendo in ordine i tappi che raccogliamo per un'altro lavoretto, mi era venuta in mente questa idea di riciclarne alcuni da usare per il gioco del tris. All'inizio avevo fatto male i calcoli e ne avevo fatti solo tre per colore. La mattina volevo fare una sorpresa a mia figlia e farle vedere il nuovo gioco...., ma mio marito mi ha subito fatto notare che ne mancavano altri due per squadra. In un secondo ho fatto anche gli altri segnalini e abbiamo giocato durante la colazione sul tavolo della cucina. E' un gioco divertente, e aiuta i bambini al ragionamento e alla logica. Per loro deve, comunque, restare pur sempre un gioco per divertirsi in allegria.

Vediamo cosa serve.

  • 10 TAPPI DA RICICLARE DI DUE COLORI DIVERSI
  • PENNARELLI INDELEBILI COLORATI
  • UN CARTONCINO RIGIDO PER DISEGNARE LA BASE DEL GIOCO (scatola dei cereali)


Io ho pensato al rosso per disegnare delle simpatiche coccinelle che portano anche fortuna e sono davvere semplici da disegnare per una negata come me.



Quelli azzurri perché ne avevo in numero giusto tutti uguali e ho disegnato sempre con i pennarelli indelebili semplici farfalline. Ma ce ne sono di tanti altri colori: gialli, verdi, arancioni, ecc. più grandi, più piccoli.



 Noi in cucina abbiamo un copritavola che si presta a fare da base per questo gioco, ma se non si vuole utilizzare il cartoncino per la base, un normale foglio di carta con le quattro classiche righe andrà più che bene. Da far disegnare anche ai bambini se sono in vena.....

domenica 25 novembre 2012

LA LISTA DEI REGALI


Manca un mese esatto al Natale e si avvicina l'ora X. L'ora dei regali. In tempi di crisi bisogna organizzarsi e pianificare tutto per risparmiare tempo e denaro. Il Natale è la festa dei bambini.  Quindi oltre a celebrare la festività religiosa e tutti i suoi Sacramenti è una gioia vedere i bambini che recitano o leggono la poesia, che scartano i loro regali sotto l'albero, o che giocano in famiglia in allegria. Qualche idea regalo qui.

Bene, allora, i regali non devono mancare che siano fatti in casa, che sia solo un pensierino o che desideriamo da tanto tempo, il mio consiglio è: preparare una lista. 
Io ne ho preparata una semplice in foglio excel inserendo nelle singole colonne queste voci
  • NOME DELLA PERSONA a cui il regalo è destinato
  • DATA DEL COMPLEANNO
  • COMPLEANNO 
  • PASQUA
  • NATALE
  • ANNIVERSARIO
aggiungere secondo le diverse esigenze le varie ricorrenze da festeggiare.





Io poi ho ritenuto opportuno ordinare l'elenco in base alle date di compleanno. Inoltre, si possono fare schede diverse a seconda se sono regali destinati a familiari stretti, amici, conoscenti, colleghi, ecc. Tenere una lista del genere può essere utile per vari motivi. Per evitare di fare lo stesso regalo alla stessa persona, per programmare in tempo o durante tutto l'anno i vari regali, segnare i regali da reciclare o ricordarsi in tempo le ricorrenze.

giovedì 22 novembre 2012

SEGRETO PER UNA FRITTATA PERFETTA

Fare la frittata dovrebbe essere uno dei piatti più semplici e facili da preparare. Io invece ho imparato a farla in modo decente solo questa estate. Inoltre ho riscoperto la bontà della frittata di spaghetti. Dalle mie parti (in Campania) è un classico del giorno di Pasquetta. Ma andiamo per ordine.
UNO come si prepara una frittata?
Io l'ho scoperto grazie ad un amico di mio marito, Luciano. Questa estate è venuto a trovarci in vacanza e dovendo preparare una frittata lui mi ha spiegato come fare, dato che le mie più che frittate erano uova strapazzate. Sono certa che Luciano vorrà condividere con voi la ricetta.

OCCORRENTE:
padella antiaderente
2/3 uova per una frittata media
parmiggiano reggiano grattugiato
un pizzico di sale
ingredienti a piacimento da mettere nella frittata (io prediligo asparagi, zucchine, gamberetti, ecc.)
un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
una spolverata di paprika dolce o noce moscata

PROCEDIMENTO
riscaldate la padella con l'olio e fate in modo che "sporchi" tutto il fondo. Nel frattempo avrete sbattuto le uova e aggiunto il sale, gli ingredienti a piacimento, se volete, la paprika o noce moscata e il parmiggiano. Sbattete nuovamente per amalgamare il tutto. Versare nella padella e alzate la fiamma. Dopo un minuto coprite con il coperchio e abbassare la fiamma. Quando sotto avrà fatto la crosticina e si stacca dalla padella, coprite di nuovo e girate la frittata sul coperchio. Fatela scivolare nella padella e fatela cuocere anche dall'altro lato. E il gioco è fatto.
Vi assicuro che da quando seguo questi semplici consigli le mie frattate non si sfrantumano più. Provare per credere.....

FRITTATA CON SPAGHETTI
Seguire il procedimento della frittata semplice. Invece di aggiungere gli ingredienti a piacimento aggiungere gli spaghetti avanzati. Il segreto sta nel mettere spaghetti conditi con sugo di pomodoro. La settimana scorsa ho aggiunto spaghetti alla carbonara e il risultato è stato un po' deludente...... ma non immangiabile!!!

BUON APPETITO A TUTTI!!!!
                        

mercoledì 21 novembre 2012

POESIA PER L'ANGELO CUSTODE


Cherubini di Raffaello Sanzio
Fin da bambina ho sempe amato credere nell'idea dell'angelo custode che ci guida e ci consiglia, nonché protegge in ogni attimo della giornata.
Ancora oggi sono di questo parere e, a maggior ragione del fatto che non avendo più i genitori, sono sicura che la mia famiglia ha due angeli in più che ci guidano.
Quando è il momento di mettere a letto i miei cucciolotti leggo sempre loro una storia dopo di ché canto al piccolino ancora una ninna nanna per aiutarlo a calmarsi. Spesso sono canzoncine che cantano loro. Altre volte me le invento sul momento. Ultimamente mi è rimasta in testa questa specie di cantilena in rima che mi sono inventata sera dopo sera aggiungendo le strofe fino a partorirla in questa forma che ora giudico definitiva.
A Francesco piace molto perché la sente "sua" e canta insieme a me guardando un quadretto con due angioletti (i cherubini di Raffaello) che ho appeso vicino il loro letto a castello. Così mi chiede sempre "llina llina" (che sta per Stella stellina..... la notte si avvicina.... ecc. ecc.) e poi l'alterna a "letto letto" (che sta per angioletto angioletto) 

Questo è il testo completo della nostra poesia sull'angioletto.
 
ANGIOLETTO ANGIOLETTO.
TU CHE SEI VICINO AL LETTO
VIENI E DORMI INSIEME A ME
CHE CI STIAMO TUTTI E TRE
IO, LA MAMMA E L'ANGIOLETTO
STRETTI STRETTI NEL MIO LETTO.
POI LA MAMMA SE NE VA,
MA TU RESTA ANCORA QUA.
IO TI DO LA MIA MANINA
PICCININA PICCININA
TU LA STRINGI FORTE FORTE
MENTRE IO DORMO TUTTA NOTTE
COSì QUANDO MI RISVEGLIO AL MATTINO
HO IL SORRISO SUL VISINO.


Spero vi piaccia e la condividiate insieme a noi con i vostri angioletti......

venerdì 16 novembre 2012

POCHE, MA SEMPLICI REGOLE. SOS TATA DOCET

Questo è stato ed è uno dei miei programmi preferiti. Resta sempre e solo un programma, ma tanti consigli, dispensati ai genitori più disperati, con la mia famiglia hanno funzionato!!! A volte non mi sembrava vero. Ed invece, come per magia, i miei figli si trasformavano in piccoli angioletti obbedienti. Non che siano delle pesti come ne ho visti in tante puntate, ma sono pur sempre dei bambini con i loro capricci, i loro momenti no.  
Ad esempio molti spunti li abbiamo presi da questa trasmissione per affrontare il momento della messa a nanna, della pappa o di come gestire i capricci
Ultimamente anche i miei bimbi amamno vedere questa trasmissione e il loro momento preferito è quello delle regole che le tate danno "per mettere ordine" in famiglia. Così sottolineando l'importanza di rispettare le regole mi era venuto in mente di dare anche a casa nostra delle regole. L'importante è averne poche e semplici. Qui trovate il decalogo delle tate che può adattarsi alle necessità di ogni famiglia. Sono semplici poche e basilari. 
Io e mio marito, invece, abbiamo cercato di minimizzare a semplici cinque regole da far rispettare in casa nostra. Una volta preparate abbiamo fatto come fa la tata invitando i bambini a leggerle e ad attaccarle in giro per la casa e a fare ammenda quando non vengono rispettate. 

Ecco quali sono le nostre regole:
  1. NON SI URLA, MA SI PARLA
  2. NON SI FANNO I CAPRICCI
  3. SI LAVANO I DENTINI, LA FACCIA E CI SI PETTINA
  4. I GIOCHI NON SI LASCIANO IN DISORDINE
  5. SI OBBEDISCE A MAMMA E PAPA'
Le abbiamo attaccate in cameretta, in cucina, in sala ed in bagno.

Io le ho preparate così:

Ho usato il programma Word per fare le nuvolette. Le ho colorate di azzurro e all'interno ho inserito le regole con la casella di testo. Le lettere le ho poi colorate a mano insieme ai bambini. Una volta stampate le ho ritagliate ed incollate su del cartoncino (quello delle scatole di cereali, tanto per reciclare). Infine ho usato il patafix per attaccarle. Ed il gioco è fatto!!!
I bambini ne sono entusiasti e quando sanno di sbagliare le ricordano da soli.

lunedì 12 novembre 2012

FARINATA: SEMPLICE NUTRIENTE GUSTOSA

dal sito: .liguriadamangiare.it
Questa è la mia ultima scoperta in fatto di cucina. E' un po' come la scoperta dell'acqua calda lo so, ma poi è servita anche quella, no....?
Da 6 anni che conosco mio marito, di Imperia, solo un paio di settimane fa sono riuscita ad assaggiare la vera farinata. Ma neanche in Liguria..... A Milano!!! 
L'ultima volta che sono andata a fare la spesa cercavo al farina di ceci per fare delle polpettine per i miei bimbi e così mi sono imbattuta in una scatola con tutti gli ingredienti già pronti per fare la farinata. Avendone sempre e solo sentito parlare avevo voglia di mangiarla e l'ho comprata.    
Il mio motto è sempre stato "chi fada sé fa per tre." Così la sera ho preso la scatola e l'ho preparata seguendo le indicazioni. Niente di più facile e salutare. Farina di ceci, acqua, sale e olio extra vergine di oliva. A casa nostra è piaciuta a tutti e quattro. Io sono stata contentissima perché mia figlia che non mangia ceci se l'è divorata. E, poi, non dovrei dirlo io che sono campana, ma è anche più salutare della pizza fatta in casa con il lievito di birra.... 
La volta successiva ho provato a farla io seguendo le indicazioni per una dose minore e voilà anche la farinata è entrata nel mio ricettario. Mio marito si è inorgoglito e mi ha fatto assaggiare la vera farinata imperiese. A me, però, è piaciuta più quella fatta da me.....of course!!! Ricordate che più sottile è più gustosa è da mangiare.
Ma bando alle ciance. Ecco la mia ricetta.

INGREDIENTI per una leccarda (teglia del forno)

900 ml acqua
300 gr. farina di ceci
sale q.b.
1/2 bicchiere di olio extra vergine di oliva
1/2 porro (va benissimo anche senza)


PREPARAZIONE

Far scioglire la farina di ceci un po' alla volta nell'acqua e mescolare in modo da non formare grumi. (Io uso il frullatore ad immersione e indosso un grembiule per non schizzarmi): Aggiungere il sale e l'olio evo. Mescolare ancora una volta e lasciare riposare per qualche ora (io spesso, però, preparandola all'ultimo minuto la inforno subito). Ungere la leccarda con un po' di olio e spargere il porro tagliato a rondelle sottili su tutta la teglia. Versare infine il composto sul porro ed infornare in forno già caldo alla massima temperatura (250°-260°), per 15-20 minuti circa. Di tanto in tanto se si riesce sarebbe meglio staccare la farinata dal fondo con una paletta quando comincia a rapprendere.


Notizie sulla farinata le trovate qui
BUON APPETITO A TUTTI!!!!

mercoledì 7 novembre 2012

ALCUNI CONSIGLI PER LO SVEZZAMENTO: LA PRIMA PAPPA

Proseguiamo a parlare dello svezzamento. In questo post i consigli che vi do sono per la preparazione della prima pappa. Nel post precedente avevo parlato della frutta, vedi qui. Per preparare la prima pappa è fondamentale cucinare un salutare brodo vegetale. Da quando io ho imparato a prepararlo, quindi, da quando è nata la mia prima bimba, non ho più comprato un dado per brodo. Ne preparo sempre un po' in più in modo da congelarlo a cubetti e da usare all'occorrenza. Per,ò è importante che le prime pappe siano preparate sempre con del brodo fresco di giornata. Ma vediamo come prepararlo. Ora vi spiego il mio metodo basato sui consigli della nostra pediatra e l'esperienza delle nonne.

PREPARAZIONE DEL BRODO VEGETALE
  • Far cuocere in un litro di acqua una patata piccola-media, una carota, una zucchina media ed erbette, come prezzemolo ad esempio, per circa un'ora, fino ad ottenere il brodo (l'acqua dovrà essersi dimezzata).
  • Filtrare 150-200ml di brodo inizialmente senza le verdure ( che io passavo in forno-grill con una spolverata di parmiggiano e pan grattato per accompagnare il mio secondo). MAI aggiungere sale o dado.
  • Al brodo si dovrà aggiungere 2-3 cucchiai di crema di riso o mais e tapioca (se il bimbo presentasse stipsi meglio quest'ultima). A crudo aggiungere anche un cucchiaino di olio extravergine di oliva ed infine un cucchiaino di parmiggiano (ai miei bimbi ne mettevo anche di più perché gli piaceva e piace ancora.
Dopo due tre giorni, se tutto è andato liscio, si possono aggiungere progressivamente le verdure contenute nel brodo sempre una alla volta per qualche giorno per vedere la reazione e logicamente deve essere passata o omogeneizzata
Il primo giorno io avevo passato la patata e ne avevo aggiunto due cucchiai. Poi avevo passato insieme alla patata anche la carota ed infine anche la zucchina. Una volta che il bambino non ha avuto problemi con queste verdure si possono passare anche le erbette ed infine l'omogeneizzato se preferite comprarlo o quello preparato da voi sempre seguendo i consigli del vostro pediatra o specialisti del settore. 
L'importante è con carni leggere come l'agnello, il tacchino o il coniglio mezzo vasetto all'inizio per poi aumentare le dosi e passare al pollo al vitello o manzo, ecc. Provate a far assaggiare tutto al vostro bambino per abituarlo a gusti diversi. Il vostro bambino vi farà capire subito quello che gradisce maggiormente. Provate anche a variare la densità della pappa che si può regolare aumentando o riducendo il solo brodo.

A questo punto lo schema dei pasti sarà:

MATTINA: latte (materno o artificiale)
PRANZO ore 12: prima pappa
POMERIGGIO - MERENDA con frutta già inserita precedentemente
SERA: latte (materno o artificiale)

Seguendo questo schema passerà quasi un mese prima di poter introdurre anche la pappa la sera che dovrà essere più leggera. Questo significa che, lasciando invariato il brodo, la crema e il passato di verdure ciò che bisogna cambiare sarà il "condimento" cioè l'omogeneizzato che potrà essere all'inizio di formaggio poi prosciutto infine pesce preferibilmente (platesse, merluzzo, nasello).

la notte, con il pancino pieno dovrebbe dormire..... ma questo è un capitolo a parte......

RICORDATE CHE QUESTI SONO SOLO CONSIGLI DI UNA MAMMA DI DUE BIMBI. E' IMPORTANTE CONSULTARE SEMPRE PRIMA UNO SPECIALISTA PER QUALSIASI DUBBIO O PROBLEMA. NON ABBIATE MAI TIMORE DI APPARIRE STUPIDE/I O RIPETITIVI. LA SALUTE DEI NOSTRI BAMBINI PRIMA DI TUTTO.

domenica 4 novembre 2012

SCRIVANIA FAI DA TE: PRATICA ED ECONOMICA

http://www.lavorincasa.it/articoli/in/arredamento/stanza-studio
Quando mi sono sposata abbiamo cercato una casa che rispondesse alle nostre necessità e al nostro portafogli. Dovendo fare i conti con quest'ultimo a qualcosa abbiamo dovuto rinunciare e tra questi c'era una stanza in più da adibire a studiolo-stanza ospiti. Quindi non avevamo una scrivania alla quale eravamo abituati entrambi. Da quando non abbiamo più culle o lettini in camera da letto nostra, ho ricavato uno spazio dove organizzare un angolo studio-lavoro. Per vedere le foto del lavoro finito vedi qui

 Sono stata fortunata perché ho dovuto spendere solo una ventina di euro per avere un ripiano lungo più di due metri che funge da scrivania, aggiungere due piccole cassettiere recuperata da un'amica che doveva sbarazzarsene, (solo per un cambio casa e non poteva portarle con sé) una comoda sedia che già avevo. Poi ho sistemato la stampante, e vari articoli come portariviste, e scatole trasparenti per tenere in ordine fogli, lavori, pennarelli, colle, ecc. Tutto by IKEA chip and chic. Io ho preso questo e questo (per ciò che dovevo farne erano più che sufficienti). Poi ho sistemato una lampada e per finireil telefono che mio marito voleva buttare perché i bambini avevano messo fuori uso il cordless. Però avendolo compato con una base con segreteria e viva voce io ho pensato bene di riciclarlo per me. Ho lasciato per ultimo il trucco. La spesa è stata irrisoria perché, a parte le molte cose che avevo già, il ripiano mi è costato solo €12 in quanto dopo molto girovagare alla ricerca di una scrivania economica ma efficiente (praticamente non di soli 50 cm e colori che non c'entravano niente con i mobili della camera!!) mi si è accesa la lampadina..... Perché non l'anta dell'armadio come quella della camera da letto? Era perfetta: richiamava i mobili in camera, era economica, avevo le cassettiere su cui poggiarla ed era lunga più di due metri (entrava alla perfezione nella nicchia). Subito mi sono fiodata all'IKEA e l'ho comprata. Al momento non ho nessuna foto disponibile da mostrare. Per problemi tecnici alla macchina fotografica. Ma le cassettiere sono queste e l'anta come questa
cassettiera MALM - IKEA

venerdì 2 novembre 2012

SIGNIFICATO DEI NOMI: GIADA

Continuiamo la serie dei significati dei nomi. Oggi è il turno di GIADA, nome che non ha forma maschile almeno nella nostra lingua.
E purtroppo neanche onomastico. Ma nonostante tutti questi aspetti ngativi ha un significato beneaugurale e prezioso. Conosciamolo meglio.
ONOMASTICO: Visto che ha origine laiche non ha un santo e quindi un onomastico. Si festeggia il primo di novembre.
ORIGINE E SIGNIFICATO: Deriva dallo spagnolo "ijada" che significa fianco. La giada è una pietra preziosa la cui particolarità era quella di poter curare il dolore ai reni o il mal di schiena e per questo definita pietra del fianco. In Cina invece la giada veniva regalata ai bambini appena nati in quanto si credeva avesse il potere di infondere conraggio, gistizia, carità, modestia e saggezza.

"GIADE" FAMOSE: essendo un nome che ha cominciato a diffondersi solo negli anni ottanta non sono molte le Giade famose in Italia o all'estero. Prendiamo a esempio una sportiva: la pallavolista Giada Benazzi.
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