In questo post ho raccolto un po di disegni relativi a maschere di carnevale da poter colorare, per passare un po' di tempo con i nostri bimbi, farli esercitare con attività di psicomotricità fine (colorare entro i bordi e ritagliare con le forbici), costruirsi da soli la propria maschera con un elastico da infilare in due fori ai bordi laterali della maschera e divertirsi a scoprire insieme tutte le maschere tradizionali della nostra Italia. Come si vede nella mappa a lato e che più sotto riporto un po' più grande, possiamo capire una volta per
tutte da dove viene Colombina, Arlecchino o il Dr. Balanzone.
Troverete maschere a forma di farfalla, con corona, a forma di animali, classiche e sempici, con le punte, a forma di occhiali.
dato che viviamo a Milano i miei figli dovranno sapere quale è la maschera della loro città e così mi sono documentata su Meneghino: domestico generoso e sbrigativo che prende in giro con abilità i difetti dei "signori". Nel secolo scorso, non tutti potevano permettersi un domestico fisso. Così l'usanza era di prender un domestico per la sola giornata di domenica quando era d'obbligo che i nobili almeno all'uscita della essa potessero avere un domestico che aprisse loro lo sportello della carrozza. Praticamente uno status symbol ante litteram. Ecco spiegata quindi l'origine del nome che, appunto deriva da Domenichino o servitore della domenica. La sua maschera venne introdotta nella commedia dell'arte nel '600 circa da Carlo Maria Maggi, poi Carlo Porta ne fece il simbolo dell'animo patriottico milanese, contro la dominazione asburgica.
dato che viviamo a Milano i miei figli dovranno sapere quale è la maschera della loro città e così mi sono documentata su Meneghino: domestico generoso e sbrigativo che prende in giro con abilità i difetti dei "signori". Nel secolo scorso, non tutti potevano permettersi un domestico fisso. Così l'usanza era di prender un domestico per la sola giornata di domenica quando era d'obbligo che i nobili almeno all'uscita della essa potessero avere un domestico che aprisse loro lo sportello della carrozza. Praticamente uno status symbol ante litteram. Ecco spiegata quindi l'origine del nome che, appunto deriva da Domenichino o servitore della domenica. La sua maschera venne introdotta nella commedia dell'arte nel '600 circa da Carlo Maria Maggi, poi Carlo Porta ne fece il simbolo dell'animo patriottico milanese, contro la dominazione asburgica.
Tutti questi disegni li potete trovare su www.tuttodisegni.com, www.rosacorallo.it e www.focusjunior.it
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