Spesso durante l’anno scolastico
qualche lezione la dedico ad un gioco da fare a gruppi in classe: “LET’S WRITE
A STORY”.
Logicamente
io insegnando inglese lo faccio in inglese con i miei ragazzi a scuola.
Però, da questa estate ho provato a farlo anche in italiano con mia
figlia di cinque anni.
Come funziona? Io mi organizzo così.
WHO? (CHI?)
WHAT? (COSA?)
WHERE? (DOVE?)
WHEN? (QUANDO?)
Poi chiedo loro di piegare i foglietti e chiuderli in modo
da non poter leggerne il contenuto e di riporli in dei contenitori che metto
sulla scrivania. I contenitori sono quattro quante le parole chiave. Su
ciascuno di essi è riportata la scritta di una delle domande in modo da mettere
le risposte nei relativi contenitori. Ad esempio se un foglietto ci sarà
scritto A PRINCESS (una principessa) questo andrà messo nel contenitore con la
scritta WHO?, se invece ci sarà scritto A BOOK (un libro) andrà nel contenitore
WHAT? e così via.
Una volta che tutte le parole chiave sono state scritte e
messe nei rispettivi contenitori, richiamo alla cattedra uno studente per
ciascun gruppo e gli chiedo di pescare un foglio da ciascun contenitore. In
questo modo ogni gruppo avrà quattro foglietti con tutte le parole chiave
necessarie per creare una storia, ma le parole saranno a sorpresa e si saranno
mischiate ottenendo delle combinazioni strane.
Quando tutti i gruppi avranno pescato do il via per iniziare
a comporre una storia con gli elementi che avranno a disposizione. Sicuramente
verrà fuori un racconto strampalato come quello inventata lo scorso anno con
questi elementi:WHO? a frog - WHAT? a bass guitar - WHERE? around the world -WHEN? Sunday
write me a story
A frog met a princess in a garden. She was playing a bass guitar. The frog loved her song and decided to learn how to play a bass guitar. He travelled around the world to look for a good teacher of bass guitar. When he learned how to play the instrument ,he decided to return to the princess. She listened to him all day. It was Sunday when the frog sang the song that she loved much. The princess and the frog got married. And they lived happy forever.
In genere i ragazzi tendono a scrivere le parole più strane
e complesse (i mattacchioni) oppure quelle che conoscono bene (gli sfaticati o
insicuri) o ancora quelle difficili (i dispettosi). Io uso questo gioco per
rinforzare o far imparare nuovi vocaboli (ricordo che insegno inglese) per ripetere quelli che già conoscono, per rinforzare lo spelling e per mettere in pratica in modo naturale e giocoso le cose imparate durante l'anno scolastico. In genere, infatti, programmo questi "writing workshop" verso la fine dell'anno scolastico quando i ragazzi sono più rilassati, hanno imparato le regole e c'è più tempo per dedicarsi a queste attività senza la spada di Damocle della burocrazia scolastica.
Abbiamo recuperato dei vecchi barattolini degli omogeneizzati e su abbiamo scritto cosa devono contenere, sia in inglese che in italiano.
Ritagliato delle strisce di carta in modo da averle già pronte per scrivere.
E via largo alla fantasia.
Lei si scriveva le parole da sola su di una striscia di carta con le righe, poi se le piegava e le metteva in un barattolino con su scritta la domanda.
Quando vogliamo giocare prendiamo i barattolini e peschiamo una parola per ogni elemento che ci serve nella storia e a turno la inventiamo.
In questo modo lei scrive, legge e coordina le sue idee senza accorgersene perchè è un gioco per lei.
Nessun commento:
Posta un commento