martedì 17 settembre 2013

COME TI ORGANIZZO UN BARBECUE

Sono pochi quelli che d’estate non organizzano o partecipano almeno una volta ad un barbecue. Io lo trovo un modo gioioso di condividere insieme ad amici o parenti la compagnia e l’allegria di una giornata o serata estiva. Un momento di convivialità vera per gustare del buon cibo e divertirsi con poco.

Noi d’estate approfittiamo del terrazzo e della compagnia giusta per
inaugurare la nostra stagione estiva con un ricco barbecue. Abbiamo cominciato qualche anno fa quando ci hanno regalato un barbecue. Poi, abbiamo cominciato a specializzarci con il secondo regalo: l’attrezzatura completa da barbecue. Poi, ancora il grembiule spiritoso ed infine un ricettario.

In questo post, quindi, ho cercato di raccogliere le prime nozioni e qualche consiglio, sulla base di esperienze collaudate, ma pur sempre casalinghe, per un primo approccio ed assaggio di barbecue.

1)      L’attrezzatura

a)      la griglia o barbecue. Fondamentale averne una adatta al numero di persone che bisogna sfamare. Non vi presentate con la griglietta di 30 cm se dovete preparare per 10-15 persone. ;-) o acquistate quelle superaccessoriate se siete solo voi in famiglia. Una seconda scelta è opportuna farla sul tipo di barbecue: elettrico, a gas o la classica carbonella. Per me se non c’è carbonella non è bello anche se è quello più fastidioso dato che ci vuole tempo ed esperienza per accenderlo; e perché nel raggio di un chilometro il suo fumo impregna tutto.

b)     Gli accessori. Pinza, spatola, forbici, forchettone, insomma il set completo studiato appositamente per il barbecue, con i manici più lunghi per non scottarsi. Per carità, poi, ci si può sempre arrangiare con gli attrezzi di cucina che si hanno a disposizione. Ma lo sfizio del barbecue sta anche nell’immedesimarsi nella parte dello chef del barbecue con tanto di grembiule e cappellone.



2)      Il luogo o l’occasione

Sono solo il pretesto per organizzare un barbecue e cucinare in compagnia divertendosi. Che sia solo il terrazzo di casa, il giardino o una gita all’aperto o una serata in spiaggia, poco importa. Fondamentale è lo spirito giusto allegria e divertimento.

3)      il menù e gli alimenti

sulla griglia praticamente può essere cucinato tutto: dalla classica carne al pesce, alle verdure, al pane, ai formaggi. Ricordatevi, però, di scegliere solo cibo di qualità e di far attenzione a non mischiare troppo i sapori durante la cottura. In genere le carni preferite, soprattutto dai bambini, sono salsicce e pollo già disossato e le bistecche; il pesce deve essere freschissimo ed avere la carne soda, quindi, spigole, orate o salmone. Ma anche i gamberoni o seppie e calamari sono da provare. Le verdure più gustose, invece, sono le zucchine, le melanzane o le patate e i peperoni. Da provare, ma solo per chi ha denti saldi, le pannocchie. (io ho già l’acquolina!!!!). I formaggi, che sono più delicati da cuocere richiedono solo pochi secondi e tomini e scamorze sono un ottimo companatico per delle fragranti bruschette di pane casereccio aromatizzate.

4)      Marinature e condimenti

Le marinature sono fondamentali per insaporire i cibi da grigliare. Classica è: olio, aglio sciacciato, succo di limone e spezie (prezzemolo, rosmarino, timo ecc.). Altra ricetta è il rub: una crosticina che si forma massaggiando la carne con un mix di spezie unite al sale grosso, pepe, un pizzico di zucchero di canna e paprica. Praticamente questo mix prima lo si strofina sulla carne e poi lo si deve premere ben bene come si fa per l’impanatura.

Il pesce, invece, se intero bisogna insaporirlo dall’interno: anche qui aromi profumati a partire dal prezzemolo, un pizzico di pepe (io lo evito ;-)), una foglia di alloro e fettina di limone senza dimenticare il sale. Quando è già cotto o anche per i gamberoni, la classica salsina (olio, limone, sale e prezzemolo) sarà perfetta.

Mentre per seppie e calamari da provare è la panatura verde al limone (pangrattato, prezzemolo, salvia, rosmarino, una punta di aglio e scorzetta di limone non trattato tritati insieme a mano o tritatutto) oppure più esotica (pangrattato e paprica).

5)      La brace

La cosa più antipatica del barbecue è proprio questa: accendere il fuoco per fare la brace. Anche se alla fine l’esperto di turno salta sempre fuori a darvi una mano e a risolvere tutto. Basterà attrezzarsi di una sana allegria aiutata da un buon bicchiere di vinello e una manciata di gossip dell’ultimo minuto.

Innanzitutto ricordatevi che va preparata almeno un’oretta prima. Ancora di più se si usa solo legna. Procurarsi dei legnetti o pigne per avviare e ravvivare il fuoco. Evitate, quindi, carta, sostanze infiammabili e diavoline varie. Uno perché pericolose; due perché fanno tanto fumo e danno un pessimo sapore alla grigliata. Non dimenticate anche un ventaglio possibilmente quadrato e uno spruzzino per l’acqua per accendere bene la carbonella e perché no rinfrescare di tanto in tanto il “fuochista” di turno.

Il punto ottimale di cottura è raggiunto quando si vede una bella brace rossa con sopra appena un velo di polvere.






Pubblicato da Astraea Editrice il volume fa parte della collana Little Black Book, costituita da una serie di guide molto curate, fin dalla copertina e dalla rilegatura. Barbecue: piccola guida alle grigliate di carne, pesce e verdure è scritto da Mike Heneberry, e nonostante siano solamente 160 pagine, riesce a indagare in maniera completa molti aspetti differenti, come la scelta delle attrezzature, i metodi di cottura, ricette, l’origine sociale storica del barbecue e molto altro.











Raichlen Steven - Tutto barbecue. Oltre 500 ricette da tutto il mondo. Da provare sicuramente. Edizioni PIEMME

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