martedì 4 aprile 2017

HARING CON I BAMBINI

Domenica mattina siamo stati alla mostra di Keith Haring al Palazzo Reale di Milano. In un'unica parola affascinante. Siamo andati con altre famiglie con bambini tra 6 e 10 anni e abbiamo scelto una visita guidata. Fortunatamente la guida era bravissima e ha incantato sia i bambini ed adulti spiegando un Haring poco conosciuto: quello più umano. Le tematiche un po' più particolari e complicate le abbiamo dovute tralasciare dando priorità ai bambini. Ma chi vuole approfondire l'argomento consiglio il sito della fondazione a lui dedicata, ma soprattutto di non perdersi questa mostra con la guida.

Qualche anno fa, con la mia più grande, avevamo già un po' esplorato questo artista che a me piace per la sua semplicità e pulizia di tratto.
Non solo, anche per i colori basici e pieni di vita che usa. Perché lui è proprio così: semplice e pieno di vita, anche se morto giovanissimo.

Haring artista inizia nella metropolitana di NYC
La prima cosa che ci ha spiegato la guida è stata quella della definizione di Keith Haring: non un pittore, perché non usava colori e pennelli, non un graffitaro, ma semplicemente un artista che amava l'arte e desiderava che tutti potessero fruirne. Ecco perché esprimeva la sua arte in luoghi pubblici, ecco perché si ispirava ad altri grandi artisti come Picasso, Warhol, Mondrian, ecc. ecco perchè i suoi concetti sono facilmete intuibili.









Altra cosa che ci ha fatto notare è che le sue opere non hanno mai un titolo, tranne in pochi casi eccezionali.

Quella forse più rappresentativa di questo artista è anche quella più primordiale: il bambino radiante. Semplice nelle sue linee nere su bianco e poi presentata in tutti e colori e materiali.


I bimbi ascoltano e chiedono alla guida
Posta proprio all'inizio del percorso della mostra l'opera che lo riproduce su legno con altri disegni al suo interno mostra la simbologia che sta alla base di tutta la filosofia di Haring: un bambino a carponi circondato da raggi luminosi che rappresentano l'energia positiva, l'amore e  l'ottimismo che i bambini nella loro naturalezza e semplicità sprigionano.

Sarebbe impossibile racchiudere in un unico post tutta l'arte di Haring e ridefinirla in due concetti. Inoltre, io non sono neanche una critica d'arte, ma semplicemente una mamma appassionata d'arte e che vorrebbe trasmettere quest'amore ai propri figli in quanto sono convinta che la bellezza, l'arte e l'amore possano renderli migliori.

Tuttomondo a Pisa
Haring ha lasciato traccia di sè anche in Italia. La sua opera più conosciuta è quella di Pisa che io ho avuto la fortuna di vedere: spettacolare. Durante la sua realizzazione alcune persone hanno aiutato Haring a completare l'opera, dipingendo le parti che lui trattegiava. Questa rappresenta una delle poche opere a cielo aperto che sono sopravvissute al suo autore. Molte si sono cancellate o sono state cancellate.... (senza parole)














Lui, infatti, amava esprimersi con materiali che potessero facilmente cancellarsi come ad esempio il gesso. Qui di fianco è ritratto nella metropolitana di NYC agli inizi della sua carriera e dove più volte veniva arrestato dagli agenti che oramai lo conoscevano benissimo e anzi gli chiedevano anche schizzi al volo autografati per i loro bambini.




Questi, invece, sono disegni con cui Haring aveva tappezzato il reparto pediatrico di un ospedale per intrattenere e far divertire i bambini che avrebbero dovuto colorare tutti quei disegni.  Un grande!


















Ora divertiamoci a colorarlo noi insieme ai nostri bambini.....






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