Domenica scorsa siamo andati ad una sagra
un po’ particolare, “La strada della cucina bianca”, a Mendatica (Imperia).
Particolare a cominciare del nome: “cucina bianca”, cosiddetta perché fatta di farinacei, latticini, ortaggi poco colorati come la patata, il porro, la rapa e l’aglio. Questo tipo di cucina nasce dalla
lunga tradizione di queste terre (entroterra cuneese, imperiese ed occitano)
della necessaria transumanza che ha unito le popolazioni delle Alpi Marittime.
Cucina cosiddetta povera, ma sostanziosa, veloce, generalmente in un piatto
unico e soprattutto appetitosa. Confermo e sottoscrivo, soprattutto se
accompagnato dal vinello DOP prodotto nella zona, l’Ormeasco.
Questi alcuni dei piatti che abbiamo
gustato: bastardui, turta de patate, panissa di piselli, Scursunera, pan fritto, turla
e friscioi de mei. Tutti molto gustosi, ma non finisce qui. Per saperne di più su queste pietanze da riscoprire vedi qui.
Io mi riprongo di imparare buona parte di questi piatti per tenere viva la tradizione ligure (anche se sono campana) in modo da trasmetterla ai miei figli e accontentare mio marito ligure. Ma soprattutto perché sono buoni, sani ed economici. Anche se piatti liguri non contengono olio d'oliva, bene considerato prezioso tra i monti.
Io mi riprongo di imparare buona parte di questi piatti per tenere viva la tradizione ligure (anche se sono campana) in modo da trasmetterla ai miei figli e accontentare mio marito ligure. Ma soprattutto perché sono buoni, sani ed economici. Anche se piatti liguri non contengono olio d'oliva, bene considerato prezioso tra i monti.
Vi racconto le altre particolarità de “La Strada della cucina bianca” oltre a quella che io e mio figlio ci siamo vestiti uguali .^_^.
Perché “strada”? Perché rifacendosi alla tradizione della
transumanza, come vi dicevo, le pietanze non si consumano comodamente seduti ad
un tavolo così come avviene generalmente nelle varie sagre di paese. Qui si
ricorda la tradizione e, quindi, si gira per le stradine del paese, di aia in
aia per gustare le pietanze e ripercorrendo idealmente una sorta di transumanza
“paesana”. Come vedete nelle foto qui di lato.
Ma come si sono organizzati? Molto bene
direi. A partire dal menù: unico o “à la carte”. Unico, compri un solo biglietto
composto da un blocchettino stampato di tre fogli fatti di carta per i fritti
da cui puoi staccare 20 piccole striscioline assegnate ciascuna ai diversi
assaggi. Sono minuscole, tipo quelle che troviamo sugli annunci per strada con
il numero di telefono da staccare, e vanno consegnate ai banchi nelle aie
assegnate. A’ la carte paghi sul posto solo la pietanza che vuoi assaggiare.
Oltre al blocchetto, quindi, ti viene
data una cartina con su segnate le varie aie (11 in totale disseminate tra le stradine del paese) e i piatti che puoi trovare, una
borsettina che i miei figli hanno gradito molto, per mettere la bottiglietta di
acqua o di vino, (avendo le mani impegnate a tenere piatto e posate), le posate e un depliant con la descrizione di
tutti i piatti.
Nonostante tutto veniva servito in singole
porzioni e, quindi, in piatti con posate usa e getta. Nonostante la gran
quantità di questi dispositivi utilizzati, vista l’affluenza e le venti
pietanze da gustare a testa. Attenzione massima è stata data a ciò, fornendo
tutto l’occorrente biodegradabile, dalla bustina che li conteneva, al piatto,
alla posata. Io, poi non ho notato un piatto o una posata che sia, per terra,
Tutto nei bustoni neri o appositi bidoni differenziati, plastica (i bicchieri),
vetro (le bottiglie di vino) ecc. Ed, infine, i WC pubblici ecologici
disseminati qua e là ai bordi del percorso. Che dire, ancora una volta bravi.
tutto curato nei dettagli |
piccola sosta.... aspettando il piatto |
divertimento e prelibatezze assicurate |
musica per i giovani |
Ecco, se vi capita di andare dalle parti di Mendatica in questo periodo, non perdetevi assolutamente questo evento famoso in tutta la zona. L'evento oltre alla risonanza mediatica nazionale, ha anche una pagina facebook
che meraviglia di giornata! una cosa simile qui si tiene a Gemona del Friuli, in occasione di Agosto medievale, ma non così ben organizzato...certo che le ricettine liguri sono tra quelle che amo di più ;-) ma non diciamolo al marito calabrese, va ^_^
RispondiEliminaMa non dirmi cosi.... la cucina meridionale e calorica, ma gustosissima. Pero questi piatti li introdurro nei nostri menu. Agosto medievale..... interessante. Noi ora siamo immersi in letture di castelli, armature, cavalieri....peccato che e lontanuccio da qui. Altrimenti saremo in tema.
Elimina