giovedì 27 settembre 2012

FUROSHIKI: UNA BORSA ALLA MODA

Qualche tempo fa navigando su internet mi ero imbattuta in un video dove spiegavano e mostravano come ricavare una borsa da un pezzo di stoffa di cotone quadrato senza cuciture, ma semplicemente facendo dei nodi. Allora mi è venuto in mente che alcuni miei amici giapponesi mi avevano regalato questi foulard di varie misure. Infatti quando ero stata in Giappone avevo notato che li usavano praticamente per impacchettare qualsiasi cosa, sia per trasportarla semplicemente sia per offrirla come regalo. Alcuni avevano dei disegni spettacolari mentre altri erano di seta preziosa.  Rovistando tra le mie cose sono riuscita a trovarne uno con cui mi sono confezionata una bella borsa seguendo delle semplici istruzioni su youtube.
 
Le origini del furoshiki, che inizialmente veniva chiamato  hirazutsumi, risalgono al XIV quando i nobili che si recavano alle terme avevano necessità di portare con sè un cambio di abiti da indossare dopo il bagno. Successivamente, quando questa usanza cominciò a diffondersi anche tra la gente comune che frequentava più modestamente i bagni pubblici (ofurou - non le toilette ma vere e proprie vasche tipo piscine dove si era soliti lavarsi), il fagotto cambiò nome in furoshiki (furo -bagno e shiku - stendere).In poco tempo, vista la grande praticità di questo grande fazzoletto che era usato per avvolgere i vestiti, il suo utilizzo si estese anche ad altri oggetti. Esempio le bottiglie, le angurie, i libri e così via. A seguito della sua rapida diffusione anche le misure del foulard variavano in base al contenuto da avvolgere. I più piccoli hanno una misura di 50 cm X 50 cm. I più grandi possono arrivare anche ai 2 mt. in quanto possono servire per avvolgere i futon i materassi-letto giapponesi.
 
I giapponesi sono degli esteti per natura e pratici. Quindi per loro anche avvolgere un semplice oggetto diventa un'arte. Come quella di piegare la carta origami o dare forma alle piante e ai fiori ikebana.


Date un'occhiata a questo video QUI e vi innamorerete anche voi di questo semplice oggetto.

Ecco alcuni modi per fare le pieghe ed i nodi per avvolgere cose diverse.




E queste sono alcune delle forme che si possono dare al furoshiki per fare delle belle borsette pratiche e alla moda. Ricordate senza cuciture.


Provate ad usarli per avvolgere i regali da donare ai vostri amici e li stupirete, nonché gli farete dono di un prezioso oggetto. 

Non dimentichiamo che così sprecheremmo meno carta, meno plastica ecc e vi distinguereste per creatività e signorilità.

BUON FUROSHIKI A TUTTI   ^--^

mercoledì 26 settembre 2012

UNA SANA MERENDA, UN NUTRIENTE SNACK

Questa semplice ricetta per una merenda appetitosa da portare con sé o da offrire ai figli per gustarsela a scuola è davvero da provare. Credetemi!!!!
Ecco gli ingredienti e la lavorazione. E di fianco il risultato finale.

Vi assicuro che in meno di mezz'ora avrete delle barrette sane e nutrienti da sgranocchiare quando i morsi della fame prendono il sopravvento.


INGREDIENTI
500 gr. di muesli;
125 gr: di burro;
100 gr. di miele di acacia;
80 gr di zucchero di canna (è preferibile a quello bianco, però in mancanza.....)

PROCEDIMENTO
far dorare il muesli (senza uvetta) in una padella antiaderente per circa 10 minuti a fuoco medio facendo attenzione a non farlo bruciare (diminuite il tempo o la fiamma se vedete che brucia). Dopo averlo fatto raffreddare aggiungere l'uvetta. Nel frattempo che si raffredda far sciogliere in un pentolino il miele, il burro e lo zucchero di canna mescolando per circa 8-10 minuti a fuoco medio basso.
A questo punto versare il composto sul muesli e mescolare  per farlo aderire in tutte le parti. Versare poi il tutto in un contenitore ricoperto da carta forno e sezionarlo nelle porzioni desiderate prima che si raffreddi totalmente.

Potete trovare altre idee di merende qui


martedì 25 settembre 2012

L'OROLOGIO DELLE ATTIVITA'

Una delle prime cose che ho imparato sui bambini da quando sono diventata mamma è la scansione dei tempi e la routine dei gesti, in particolare la sera per prepararli alla nanna.
E' scritto in tutti i manuali di puericultura o che trattano argomenti relativi alla crescita e lo sviluppo psico fisico dei bambini che fin da quando nascono hanno bisogno di essere rassicurati, oltre che dall'affetto e le amorevoli cure dei genitori, dalla quotidianità e ripetitività di piccoli gesti, che riguardino la messa a nanna, i pasti, il gioco, i massaggi e così via.


Quando Giulia è andata alla materna ha cominciato a prendere confidenza con la routine di una nuova scuola (che comunque non era tanto dissimile dal  quella del nido a mio avviso ^-^) scandendo i vari momenti della giornata segnandoli con una freccia su un cartellone circolare sul quale sono riportati le immagini di ciò che fanno ogni giorno: l'arrivo a scuola, il pranzo, i giochi, l'uscita e così via.
Prendendo spunto dal quel cartellone ci siamo ricreati a casa anche noi quello che abbiamo chiamato "l'orologio delle attività" per non perdere il "ritmo".




Le due lancette segnano i due fratellini Giulia e Francesco A. Indovinate chi rappresenta la più corta?
Mentre ogni spicchio colorato indica una delle sttività che possono o devono fare. Vestirsi, lavarsi giocare, guardare la TV, fare merenda ecc.




 
La realizzazione è molto semplice, far rispettare le "consegne" è forse un tantino più complicato. Però a volte funziona.
Per la base basta procurarsi un semplice cartoncino bianco un po' spesso (io ho usato quello dei cereali). Per fare il cerchio perfetto ho usato una ciotola (la grandezza la scegliete voi). Ho segnato con la matita i vari spicchi che devono rappresentare le attività e poi le ho colarate in modo diverso. Ho fatto due lancette come quelle di un orologio vero. una lunga ed una corta colorate in modo diverso per distinguerle ulteriormente. Con un punteruolo o la punta delle forbici o qualcosa di appuntito ma non molto grande ho fatto un foro nel centro e uno su una delle estremità delle lancette. Li ho sovrapposti e ho infilato un ferma campione in modo che si potessero spostare per farle girare. (guarda la foto in alto). Poi in ogni spicchio ho incollato delle clip art che riproducessero le attività. Le ho incollate come se fossero le ore cioè sul bordo esterno del cerchio e ho ricoperto il tutto con della plastica ( io ho usato della pellicola trasparente. Ma è una soluzione molto alla buona. Consiglio se dovesse cadere nelle grinfie dei bambini della plastica trasparente più resistente.)


Le clip art le ho trovate in vari siti. Però potete provare a spulciare le clip art di microsoft qui per soggetto. Io ne ho inserite alcune qui sotto. Cliccandoci su con il tasto destro del mouse potete salvarle sul vostro pc. Ma voi siete sicuramente più tecnologiche di me quindi....lascio fare a voi.








 
 Se avete notato ho lasciato uno spazio vuoto per un po' di ozio che ogni tanto non fa male......



sabato 22 settembre 2012

IMPARARE A SCRIVERE... CON LE MOLLETTE PER IL BUCATO

Semplicissimo e divertentissimo.
Quale bambino, di qualsiasi età non ha mai giocato con le mollette per il bucato? Io non so spiegarlo, ma i bambini le trovano interessantissime. Le guardano, le lanciano, le mordicchiano. Sono mille le cose che si possono fare con le mollette. Io avendo una figlia in età prescolare le ho usate in questo modo: come "tessere" per comporre parole.




Ho comprato in offerta un pacco di 52 mollette di legno, ma volendo anche quelle colorate di plastica vanno benissimo. Sconsiglio di usare quelle che avete per stendere. La tentazione da parte dei bambini di usarle quando servono a voi per stendere è matematica. Meglio separare il gioco dallo strumento per stendere. 








Ciò che serve è un pennarello indelebile. Io ne ho usati tre per imparare a distinguere le consonanti dalle vocali e queste dalle lettere straniere (J  K  X  Y  W).




 E, infine, una scatola che oltre a contenerle, per non vedersele sparpagliare per tutta la casa, la userete per attaccarci le mollette ai bordi e comporre così le varie parole oppure intere frasi.











Per non trovarvi a corto di letterine quando scriverete le parole, fate in modo da avere in proporzione più vocali come la A O E e più consonanti che si raddoppiano.








Dalle foto forse si capisce meglio come funziona!!!



martedì 18 settembre 2012

L'ARTE DEL RICICLO: E' UNA T-SHIRT?

In questa foto, scattata da me e si nota subito per la sua scarsa qualità, ho ritratto mia suocera che gentilmente ha "indossato" per me la mia "nuova" T-shirt bag. Per caso un giorno mi sono imbattuta nel filmato, che ho riportato qui sotto, tratto da uno show americano della famosissima Martha Stewart, in cui mostra come ricavare una pratica e resistente borsa per la spesa da una T-Shirt.


A me è piaciuta molto l'idea e ho voluto provarla di persona per vedere se effettivamente ne valeva la pena consigliarla o meno. E devo dire che ne sono entusiasta. Si fa effettivamente in cinque minuti. Basta una semplice macchina da cucire, un paio di forbici per la stoffa, una matita e una ciotola di circa 20 cm di diametro (se ne può fare anche a meno). E naturalmente una T-Shirt. Io consiglio di usare una T-Shirt di cotone resistente, un po' spesso e possibilmente nuova.

Ad esempio, sempre prendendo spunto dal video, mi era subito venuto in mente di avere una T-Shirt regalatami come souvenir di un viaggo e che per vari motivi non avevo mai messa e mai avrei messo. Quindi cosa farne?  Buttarla senza averla mai messa? Regalarla rischiando di trasferirla dal mio armadio a quello di un'altra? Allora ho pensato di riutilizzarla in questo modo.
 
Questo video vi mostra come fare
 
 
 
A volte capita di dover comprare al volo una o due cose non previste e non mi va certo di comprare un sacchetto alla cassa quando so di avere a casa centomila buste che avrei potuto usare. Una buona abitudine sarebbe di portare sempre nella borsa o avere in macchina una di queste T-Shirt bag.

Oggi l'ho provata in bici. Non avendo ancora il cestino ho messo tutto (avevo comprato la carne, avevo la mia borsa, dei documenti per il medico e il pranzo di mia figlia) nella mia nuova T-bag e via.
L'ho collaudata anche con quasi dieci chili di peso, tra cui un meloncino e 2 litri di latte. Un altro vantaggio è nel fatto che anche se piena di cose pesanti non segna le spalle perché ha i "manici" morbidi e larghi.


Cosa ne pensate voi?

domenica 16 settembre 2012

RICETTA DELLE UOVA FRITTE….


Questa che leggerete nel post è una ricetta davvero speciale. Quando l’ho vista preparare la prima volta sono rimasta di stucco!!!  Preparare un uovo fritto è la cosa più semplice che si impara per poter sopravvivere. Ma questa ricetta è fuori da ogni schema.
È un’antica ricetta della famiglia di mia suocera.
Elenco gli ingredienti.
Un barattolo di pesche sciroppate
Una confezione di panna montata già pronta o da montare.
I bambini possono divertirsi a prepararla da soli. Anche se la prima volta che la mangeranno  consiglio di far loro una sorpresa.
Procedimento
Sistemare in un piatto piccolo da frutta una pesca sciroppata (in genere sono  tagliate a metà) e spargere tutta interno un po’ di panna dando la forma tipica dell’albume di un uovo fritto (vedi la foto)
Fatemi sapere i vostri commenti. Soprattutto quello dei vostri bimbi…..


NON SEMBRA UN UOVO FRITTO?

venerdì 14 settembre 2012

I BUONI PROPOSITI PER IL 2012: GLI ARRETRATI

Mi sono accorta che con i miei buoni propositi 2012 sono rimasta un po' indietro.....
E' ora di prendere di nuovo in mano la situazione e ricapitolare un po' le cose.
Siamo a settembre e sul blog ho analizzato solo il mese di gennaio. Mi sembra un po' pochino, no? Eh, già. Può sembrare che io non abbia fatto molti progressi, però non è proprio così.  Ho avuto i miei alti e bassi, perché la vita non si può programmare al millesimo. Ma a dire il vero non è che ho rispettato tutte le consegne. E allora vediamo un po' come è andata:



FEBBRAIO: DAR VITA AL MIO BLOG E PORTARE AVANTI IL PROGETTO;
Beh, fin qui ci siamo. Non ho scritto quanti post avrei voluto e che ho pensato, ma sicuramente sto facendo del mio meglio.....


MARZO: TENERE LA CASA PIù IN ORDINE E PULITA AIUTANDOMI CON PLANNING E TANTA BUONA FORZA DI VOLONTà;
su questo punto ho ancora molto da lavorare. Purtroppo, il problema ora è che con due marmocchietti piccoli per casa perdo più tempo a mettere ordine che a tenere pulita la casa. Però, dei piccolissimi pregressi li ho fatti. EVVIVA!!!

APRILE: RITAGLIARE PIù TEMPO DA DEDICARE ALLA COPPIA;
Questo è ancora un miraggio quando siamo a casa, cioè a MIlano. Quando, invece, siamo in trasferta ad Imperia le cose cambiano un po' e riusciamo ad andare a mangiare una pizza, fare una passeggiata, prenderci, in pratica qualche momento anche per noi. Verrebbe da dire: ma perché non chiamare una babysitter ogni tanto? Verissimo. Ma noi non sempre riusciamo a trovarne una quando effettivamente ci servirebbe.
MAGGIO: VEDERE CON MIO MARITO O I MIEI FIGLI ALMENO DUE FILM AL MESE;
La lista dei film da vedere è lunga. Abbiamo film da anni che giacciono lì nella libreria che attendono di essere visti. Addirittura abbiamo comprato  il dvd di "Invictus" qualche mese fa e dobbiamo ancora scartarlo. Qualcosa, però, ogni tanto riusciamo a vedere... se non ci addormentiamo davanti la TV.
GIUGNO: DEDICARMI AL PICCOLO ORTO SUL TERRAZZO;
Finalmente sono riuscita a piantare e tenere in vita per più di due mesi delle piante sul terrazzo. Ecco le prove qui. Ora ho sistemato, ripulito e riorganizzato il terrazzo per impegnarmi anche questo inverno a curare le piante come si deve.
LUGLIO: ALIMENTARE ANCHE LO SPIRITO;
Su questo proposito devo ancora lavorarci su. Ma la brace cova sotto la cenere.....
AGOSTO: DEDICARMI ALL'HOBBY DELLA SCRITTURA;
Si dice che la lettura porti alla scrittura. Così ho dedicato il poco tempo libero a disposizione alla lettura di qualche libro. Niente di impegnativo, ma rilassante.
Anche se qualcosa, ad essere sincera, sono riuscita a fare, una tiratina di orecchie me la merito. E allora rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di recuperare nei prossimi mesi. Anche se sarà più dura del solito ce la metterò tutta...