venerdì 28 agosto 2015

L'ANGOLO DELLA BIBLIOTECA - STEVE JOBS

Quest’estate mi sono dedicata molto alla lettura. E nelle prossime settimane spero di poter postare tutte le recensioni per i venerdì del libro di HMM. Ma cominciamo con quello che mi ha colpito di più. E’ stato lungo leggerlo per le tante pagine (642), ma bello,  Steve Jobs di Isaacson Walter, una biografia autorizzata e sembrerebbe abbastanza veritiera.
La vita di Steve Jobs e della sua creatura, la Apple, per me, un mondo tutto da
scoprire. Già dal lontano 1997 ero una fan dei MAC tanto da comprarmi con i miei primi risparmi un costosissimo imac azzurro che ancora conservo, ma oramai obsoleto. All’epoca non sapevo nulla di Jobs né tanto meno dalla Apple mi interessava la facilità di utilizzo del computer che usavo al lavoro e la sua estetica. Senza saperlo avevo già sposato la filosofia di Jobs di cui non sapevo assolutamente nulla.
Ora, leggendo questo libro ho potuto capire tante più cose. E anche se oggi non ho né ipod, ipad o altro aggeggio della Apple. Reputo la figura di Steve Jobs molto interessante per la sua caparbietà nell’andare controcorrente e “sfornare” apparecchi elettronici di alto livello e all’avanguardia. Ha creato un “club esclusivo” Apple.
Leggendo il libro, l’idea che io mi son fatta di quest’uomo è sicuramente ambigua. Lui di suo non ha inventato assolutamente nulla. La sua fortuna è stata l’intuizione e una insicurezza di fondo che lo mostravano spavaldo, insensibile e testardo. Una persona che, secondo me, da sola non era capace di fare nulla, ma sapeva circondarsi di persone in gamba come Steve Wozniak o Paul Ive i veri geni capaci di seguire le sue “visioni”. In pratica dal libro emerge l’idea che Jobs avesse un grande talento, quello di puntare sulle persone giuste e tirar fuori da loro il meglio trattandole o come dei santi o al contrario come degli incapaci, per essere educati.
Lui ha preferito puntare sul futuro e sull’estetica. Si dedicava solo a ciò che gli piaceva. Non gli interessava il parere e il commento degli altri, puntava dritto per la sua strada e riusciva a convincere tutti a seguirlo nell’impresa. Non credeva nelle analisi di mercato perché la sua convinzione era “la gente non sa cosa vuole finché non glielo mostri”. Mentre gli altri come Gates si limitavano a copiare o migliorare qualcosa già sul mercato, Jobs puntava a scoprire e rendere funzionali le nuove invenzioni di giovani visionari come lui attingendo idee dalla Xerox.
Il libro si legge bene nonostante le sue oltre 600 pagine e qualche parte e concetto un po’ ripetitivi. Non segue una cronologia temporale e quindi a volte si fa fatica a ricostruire gli eventi. Io lo consiglio a chi desidera davvero conoscere il personaggio e la persona Jobs, i “colleghi” e rivali del suo mondo legato ai computer, la storia della Apple e della sua filosofia.

L’autore, giornalista, caporedattore di Time e presidente CNN, racconta della vita di Jobs prima e dopo la Apple, della sua cacciata, del suo ritorno, della sua famiglia, dei suoi amori, dei rapporti con Bill Gates, Wozniak (cofondatore della Apple) della sua esperienza con le droghe e del periodo hippy. Davvero completo.Alla fine sembra di aver letto la storia di una persona che conosci da sempre.

Ora che ho letto il libro vorrei vedere il film a lui dedicato. Leggevo sul giornale qualche giorno fa che presto si potrà assistere anche ad un’opera teatrale ispirata alla vita di Jobs.
Questo sinceramente mi sembra un po’ troppo.


SCHEDA:
titolo originale: Steve Jobs.
generebiografia
autoreIsaacson Walter
editore: Mondador
pagine: 642
anno:2011

con questo post partecipo al venerdì del libro di HMM

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