venerdì 2 maggio 2014

AYRTON SENNA: UN UOMO, UN MITO, UN CAMPIONE.



Come non ricordare oggi questo grande campione a venti anni dalla sua prematura ed ingiusta scomparsa. Ricordo nitidamente quel pomeriggio del primo maggio del 1994. Incollati davanti il televisore per seguire il GP di Imola ed in tensione per tutto ciò che era successo nei giorni che lo avevano preceduto e angosciati in quei frenetici momenti del dopo impatto alla curva del Tamburello.

 Ero un’appassionata di F1 all’epoca ed una fan di Ayrton. Tifavo per lui e vedevo tutti i gran premi. A volte mi svegliavo nel cuore
della notte per non perdermi almeno le partenze dove Ayrton, quasi sempre, era in pole. Mitico il GP del Giappone del 1991. Quando, oramai già campione del mondo, Senna rallenta in vista della bandiera a scacchi per lasciare passare il suo amico e compagno di squadra Gerard Berger. Un atto di generosità e di vera amicizia che solo lui è stato capace di mettere in pratica con quel gesto rimasto nella storia o quanto meno impresso nella mia memoria. Oltre che un vero campione era un vero uomo, leale, giusto, generoso con chi lo meritava.
La cosa che più di tutte mi aveva colpito in lui, oltre alle sue grandi qualità di campione e di uomo, erano i suoi occhi. Quando lo inquadravano in primo piano lo sguardo di chi guardava veniva attirato magneticamente da quegli occhi che raccontavano la sua anima. Lasciavano trasparire sempre, quella che i brasiliani chiamano saudade, la tristezza malinconica di chi è alla continua ricerca di un qualcosa che li renda davvero felici.  Una malinconica nostalgia.

Qualche sera fa ho visto il film-documentario inedito, a lui dedicato, ed intitolato semplicemente Senna, e mi sono commossa davanti a quei ricordi vissuti da un allora ragazza venticinquenne che tanto si era immedesimata in quella saudade dei suoi occhi.
Il film racconta della vita di Ayrton dedicata principalmente alle corse, dell’uomo e dei tanti retroscena della sua vita in pista e fuori dalla pista, nonché del fatale incidente di quello sfortunato pomeriggio italiano. Una morte che sicuramente poteva essere evitata e che sicuramente non avrà mai un colpevole assicurato alla giustizia. Il potere ed il grande circo mediatico della Formula li ha assolti tutti.
Io consiglio vivamente ai giovani di oggi di vedere quel film-doc che, benché non offra un quadro completo e presenti alcuni tagli ed inesattezze varie è ben fatto e come primo approccio per meglio approfondire la conoscenza su Ayrton Senna da Silva, questo il suo nome completo, risulta essere un buon inizio da cui partire per arrivare da li a poco a comprendere che Senna è stato ed è tutt'ora il top in tutto, e sopratutto uno dei rarissimi esempi da seguire ed imitare, un vero campione nella vita come nello sport. So che questo è un post che esula molto dagli argomenti che in genere affronto come mamma nel mio blog, ma mi sono sentita in “dovere” di ricordare questa grande figura, un vero mito a cui molti della mia generazione si sono ispirati, me compresa nel mio piccolo, e che un giorno da mamma farò conoscere ai miei figli per offrire loro un vero modello di eroe, di esempio da seguire.

Tanto si è scritto su di lui. Tanto si è parlato di lui. Tanto si è visto su di lui.
Io vorrei ricordarlo oggi sorridente e senza tuta da corsa. Un ragazzo semplice, sicuro di sé, coraggioso, ma con mille dubbi e una certezza: avere un obiettivo nella vita e perseguirlo.

1 commento:

  1. carla, scusa se pubblico cosi il tuo commento, ma lo smartphone mi sta dando molti problemi e non so perche non lo legge piu. sono riuscita a recuperarlo, ma solo il testo. scusa e veramente un grazie di cuore per aver commentato. senna e una persone speciale per me.
    Carla S. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "AYRTON SENNA: UN UOMO, UN MITO, UN CAMPIONE.":

    Proprio ieri ho detto al papone di recuperare quel film, quella storia che anche io desidero fare conoscere ai miei figli... grazie per queste parole, mi hai riportata indietro nel tempo ^_^

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